Il giro del mondo in 35 settimane
Don Carlo San Martino Lucino
Potrebbe sembrare il titolo di un libro di avventure, oppure di un film che fa viaggiare con la mente, e insieme sognare…e invece no. Non si tratta di un libro e neppure di un film. Ma di qualcosa di più!
Si, perché con il giro del mondo in 35 settimane i nostri ragazzi non sono spettatori passivi, che ascoltano o osservano una storia, ma sono i registi, gli attori, i personaggi principali di questa meravigliosa avventura!
Vi abbiamo incuriosito? Allora, pronti a partire, alla scoperta di questo “giro del mondo in 35 settimane”!
Il giro del mondo in 35 settimane – da dove nasce l’idea?
La riflessione è partita dal corpo docente, a fronte di una situazione ormai stagnante, che limita da tempo la vita di tutti i giorni, gli spostamenti e i viaggi in terre lontane. Il Covid infatti ci ha impedito a lungo di viaggiare e tuttora non permette di spostarci in totale spensieratezza.
Allora, perchè non esplorare il mondo direttamente da scuola? I docenti della scuola Don Carlo San Martino hanno pensato di esplorare ogni mese una nazione diversa, per imparare cultura, usanze e tradizioni che vengono da lontano!
Non serve fare le valigie, preparare il passaporto, saltare a bordo di un aereo – è molto, molto più semplice. Basta varcare le porte della scuola, entrare in classe e sedersi ognuno al proprio banco…e che il viaggio abbia inizio!
Spicchiamo il volo, seppure idealmente, dunque! I bambini della primaria hanno dato il benvenuto a questo progetto, che li ha accompagnati dall’inizio dell’anno e che farà loro compagnia fino a giugno, realizzando delle meravigliose mongolfiere, simbolo del volo, del fluttuare libero delle emozioni e dei pensieri, ma anche del viaggio, della libertà e della conoscenza. Conoscenza di terre lontane, di popoli dalle usanze diverse, di tradizioni…il viaggio, si sa, arricchisce l’uomo, e noi vogliamo regalare un po’ di questa ricchezza ai nostri ragazzi.
Ogni mese, si parte virtualmente alla scoperta di un nuovo paese!
Cina, Russia, Grecia e Gambia sono solo alcune delle nazioni che abbiamo esplorato!
La Cina, la terra che colpisce l’immaginazione dei visitatori sin dai tempi di Marco Polo: anche noi, attratti e affascinati da una cultura così diversa, abbiamo deciso di partire alla scoperta del sogno cinese. Un documentario ci ha permesso di vedere e provare ad assaporare da lontano la vita della Cina e delle sue città principali, tra cui Pechino. Abbiamo poi sviluppato alcune attività intorno a uno dei simboli più famosi della Cina: il drago cinese.Abbiamo letto la storia del drago cinese, lo abbiamo rappresentato attraverso attività artistiche, che hanno visto i nostri bambini impegnati a colorare i draghi che erano stati precedentemente descritti…e dopo tutto questo lavoro…che fame! Allora, partiamo alla scoperta della cucina cinese e vediamo insieme la ricetta di un dolce tipico del paese: la moon cake, tradizionale tortina della cucina cinese tipiche della Festa della Luna, la seconda festività tradizionale più importante della Cina, celebrata a metà autunno.
E poi…un viaggio in Russia, alla scoperta di un territorio immenso e pieno di zone disabitate, ricoperte da foreste sterminate. La Russia è ricchissima di foreste e quindi anche di legno. Le costruzioni, le abitazioni e gli oggetti di legno sono diventati la parte più importante dell’architettura, dell’artigianato e della cultura russa.
Durante il viaggio in Russia, abbiamo studiato il loro alfabeto, il cirillico, composto da 33 lettere totalmente diverse dalle nostre; e ancora, abbiamo scoperto il cibo russo; La Russia è un Paese freddo, la neve resta per sei mesi e per questo i cibi e le bevande sono sempre caldi.
I Russi mangiano sempre la zuppa a pranzo e hanno svariate ricette il cui ingrediente principale sono le patate. La bevanda preferita è invece il the, caldo naturalmente, che di solito si prende accompagnato da crespelle o tortine al formaggio.
E come lasciare la Russia senza parlare del suo simbolo, conosciuto in tutto il mondo? La Matrioscka, la bambola di legno vestita nel costume tradizionale russo in colori sempre molto vivaci. La storia della Matrioscka risale 1600; fu creata non solo come giocattolo per bambini, ma come simbolo della famiglia, dove il padre proteggeva la madre e poi i figli, dal più grande al più piccolo. La Matrioscka classica deve contenere 7 bambole. Oggi si costruiscono tipi svariati di Matrioscka, non rappresentano solo le bambole tradizionali, ma anche personaggi realmente esistenti (Presidenti, politici, cantanti). Da moltissimi anni è il souvenir più bello e gradito per i turisti stranieri che hanno visitato la Russia.
E se ti dico Grecia, a cosa pensi? Al mare cristallino e alle spiagge bianche, vero? Beh, si, certo…questa è la Grecia, ma c’è di più, molto di più!
La Grecia infatti è senza dubbio la culla della civiltà occidentale: vi affonda le radici gran parte della cultura europea che, attraverso l’impero romano, si è in un secondo tempo diffusa.
La cultura dell’antica Grecia è stata, di fatto, la culla di tutta la cultura moderna. La filosofia, il teatro, la medicina, l’arte, l’architettura, la democrazia e lo sport tramandati dalla Grecia antica costituiscono ancora la base culturale di tutto l’occidente e ancora oggi la sua storia è racchiusa nella nostra quotidianità.
Partiamo alla scoperta di questa meravigliosa terra e della sua lingua: il greco antico è stato indubbiamente una delle lingue più importanti nella storia della cultura dell’umanità!
Non possiamo poi viaggiare in Grecia senza fare menzione a filosofia, teatro e arte, tre capisaldi della cultura greca, che si sono poi radicati nel resto del continente Europeo.
Abbiamo lavorato tanto in un laboratorio artistico, disegnando vasi della tradizione…e poi, ancora una volta…ci è venuta voglia di esplorare la cucina locale! Tra una pita e l’altra, abbiamo scoperto la ricetta della Yaourtopita, una torta soffice a base di yogurt greco, leggera e genuina, particolarmente amata dai bambini greci per colazione e merenda!
L’Africa, quel continente lontano, grande e spesso sconosciuto, ma cosi ricco di cultura, affascinante e tutto da scoprire! Noi siamo partiti per il Gambia, un piccolo paese dell’Africa occidentale, non solo per estensione, ma anche per numero di abitanti.
Prima di tutto, conosciamo la sua popolazione! Nel paese coesistono pacificamente più di sei gruppi etnici, i principali sono mandinga, fula, wolof, jola, serere e serahule. Si tratta di gruppi tipici della regione Senegambia, ognuno dei quali ha una propria lingua e proprie tradizioni, ma strettamente collegati ormai grazie ai sempre più frequenti matrimoni misti.
Ma la vera risorsa del Gambia è il sorriso. Non è un caso che il motto con cui i gambiani amano presentarsi è “the smiling coast of Africa.”
I gambiani hanno infatti uno spirito gentile, pacifico e positivo.Il Gambia è ricco di una tradizione artistica musicale. Da secoli, musicisti e cantanti conservano la storia e l’identità del popolo attraverso i racconti cantati delle famiglie e dei clan. E anche in Gambia, non poteva mancare un assaggio della tradizione culinaria: ecco la ricetta del thiarky, un cous cous dolce che piace a grandi e piccini!
Questi sono solo alcuni dei paesi in cui i nostri ragazzi hanno avuto la fortuna di viaggiare, pur stando comodamente seduti sui loro banchi di scuola. Dei viaggi alla scoperta di culture, tradizioni, popoli lontani, per plasmare le menti dei piccoli, viaggiatori di domani, e aprirli al mondo che, a braccia aperte, è pronto ad accoglierli.